Ricordando Carlo Bomio-Giovanascini Carletto
Carlo Bomio-Giovanascini per tutti Carletto, classe 1928, spentosi lo scorso 15 ottobre a Bellinzona, fu persona di riferimento all’interno dell’Azienda PTT.
Entrato da giovane nella Regia federale, raggiunse la qualifica più alta della carriera degli specialisti delle telecomunicazioni. Amava la professione come fosse la sua seconda famiglia. Accompagnò nella formazione aziendale tanti giovani, arricchendoli anche con la sua profonda umanità. Carletto credeva nei valori della tradizione, nei valori sociali e civili. Visse con rincrescimento le grandi trasformazioni delle PTT, dapprima con la separazione tra Posta e Telecomunicazioni e di seguito con le liberalizzazioni e le privatizzazioni, orientate più al mercato che allo spirito di servizio pubblico. All’interno del Sindacato dell’Unione PTT operò con la passione e con l’impegno di chi sa come ai bisogni individuali e collettivi, occorra rispondere con la coesione e la solidarietà.
Nel Sindacato, come nell’Azienda era voce autorevole, ascoltata. Si identificava con la sua Bellinzona, ne apprezzava il modo d’essere comunità, sottolineava l’attaccamento della popolazione al ruolo dello Stato, presente sul territorio con le strutture della Confederazione, del Cantone, del Comune.
Era pure vicino alla media Valle del Vedeggio, dove amava di tanto in tanto soggiornare, trovandovi riferimenti di famiglia. Carletto argomentava con arguzia, non disdegnando di ricorrere a misurata ironia. Salutando Carlo Bomio-Giovanascini, il pensiero porta all’epoca professionale da Lui vissuta, l’epoca delle Regie federali, artefici di un progresso cui Carletto ha intelligentemente contribuito.
Abbondio Adobati, già segretario del Sindacato Unione PTT
