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La Posta sociale?!

Sulla rivista della Posta “prio”, distribuita a tutti i fuochi, un articolo con il titolo “Tornare a lavorare un passo alla volta” attira l’attenzione in quanto afferma che la Posta Svizzera è ben disposta socialmente con il personale

La signora addetta al recapito è stata molto fortunata a essere di nuovo integrata alla Posta dopo un grave infortunio.

Purtroppo non è sempre così come descritto nel servizio “Casa Management” del Gigante giallo: esso non dà possibilità di reintegrazione non solo per infortunio ma neppure per malattie di lunga durata e questo avviene spesso in Ticino. Il CCL della Posta permette 720 giorni di assenza e questa è una conquista sociale, ma si potrebbe fare di più. I casi sono molti, ma il servizio “Case Management” in Ticino si trova molto spesso in difficoltà nell’offrire delle nuove opportunità di lavoro confacenti alla malattia o all’infortunio.

La Posta non offre o non ha possibilità di impiego all’interno, è solo propensa a richiedere una domanda all’Assicurazione Invalidità. Purtroppo il Personale si trova a essere licenziato dopo 2 anni di malattia o infortunio.

Mi chiedo come è possibile che non ci siano dei lavori che si possano far svolgere alle persone che sono state sfortunate con la salute. Il Sindacato dovrà fare delle riflessioni e quindi ripensare il tutto per un miglioramento.

Bubi

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